Sul finire degli anni sessanta del secolo scorso ai mezzi del Pronto Intervento dei Carabinieri viene assegnata una nuova livrea che sarà destinata a lasciare un tale segno indelebile nel tempo che ancor oggi possiamo vedere, con le note modifiche introdotte nel corso degli ultimi quarant’anni, sulle Gazzelle dell’ultima generazione come l’Alfa Romeo 159 e la Fiat Nuova Bravo.
Il radicale cambiamento di livrea che s’impone è volto a far uscire dalla predominate mimetizzazione, caratterizzata dai diversi toni del verde militare, e fare assumere alle Gazzelle una configurazione più adeguata all’ambiente contesto operativo urbano ed extraurbano in modo tale che l’unità operativa risulti di più facile individuazione generale.
Lo studio primario è concentrato sulla colorazione che viene adeguata agli altri automezzi della Territoriale assumendo il blu scuro come uniformità generale e alle scritte identificative finora presenti solo sul parabrezza, in bianco, e sul lunotto, in rosso, sono ora aggiunte quelle estese sulle fiancate in stampatello maiuscolo bianco applicate a cavallo delle due portiere. Restano quelle specifiche del Pronto Intervento con il numero di telefono, anteriori in bianco, posteriori in rosso. Viene inoltre introdotto lo scudetto della Specialità caratterizzato dalla gazzella nell’atto di spiccare un balzo.
Anche la parte superiore dell’autoradio è oggetto di studio e, per una più rapida identificazione in ambito di elicooperazione, la scelta di verniciare in bianco tutta la superficie del tetto appare la più efficace. Inoltre è aggiunta la numerazione con cifre nere per l’identificazione rapida dell’unità operativa in ambito Provinciale o di Gruppo. Al lampeggiante blu con parabola rotante è aggiunto il faro di profondità brandeggiabile dall’interno, già montato su tutti i modelli della serie Super della Giulia diviene ora uno standard operativo.
Così ci appare la livrea definitiva tra il 1971 ed il 1972 quando le prime Alfa Romeo Giulia Super escono dagli autodrappelli per i turni di servizio. Ma per giungere a questo standard definitivo ci sono stati almeno due passaggi di livrea dal classico colore cachi o verde felce che dir si voglia, già introdotto nell’ultima seconda metà degli anni cinquanta e studiato appositamente per identificare gli automezzi del Pronto Intervento come le Fiat 1100 I.
Delle due livree come scritto poc’anzi la seconda è la più nota e rappresenta la fotografia esatta dell’Alfa Romeo Giulia Super modello 1969 presentata nel 1970 con la nuova livrea ma senza il tetto bianco e che ha avuto una vita operativa decisamente breve in quanto l’adozione del tetto bianco appunto sarà di li a pochissimi mesi.
La prima livrea invece non è mai stata portata alla visibilità operativa ma è quella su cui si sono spese più parole in assoluto sia da parte dei collezionisti –di modellini- del marchio del Biscione che dei collezionisti dei Carabinieri. Esiste una solo fotografia originale e non c’è nessuna documentazione scritta: finora non s’è trovata nessuna corrispondenza cartacea e come recita il famoso detto carta canta.
La livrea è con il corpo vettura bianca, ed in blu sono verniciati l’anello delle portiere, i montanti discendenti anteriori e posteriori, i profili superiori, incassati e longitudinali dei parafanghi anteriore e posteriore. Non c’è documentazione né fotografica né cartacea che attesti che siano in blu anche il cofano motore ed i bagagliaio. Da un attento esame della foto, che peraltro è copia della copia della copia …, si intravede il profilo della stecca cromata che è applicata al centro del cofano motore e, posteriormente si intravede un’ombra chiara che starebbe a sottolineare il bianco del cofano del bagagliaio.
La scritta identificativa laterale è in caratteri stampatelli maiuscoli neri (potrebbe anche essere blu scuro) leggermente più grandi di quelli poi effettivamente utilizzati, c’è lo scudo della Specialità ma non rispecchia quello che sarà lo standard definitivo ed è apposto sul parafango anteriore prima del profilo dell’alloggiamento della ruota. Sul tetto non c’è il faro di profondità brandeggiabile prima del lampeggiatore blu e non è dato sapere se sono applicati i numeri per l’identificazione aerea.
Quanto è stato riportato rispecchia quello che i dati in nostro possesso ci permettono di disegnare, ipotizzare come livrea della Alfa Romeo Giulia TI bianca; presumibilmente è stata allestita in un’officina-carrozzeria e presentata al Comando Generale di Roma per una valutazione nel periodo a cavallo tra il 1969 ed il 1970, come sappiamo questa livrea non rispecchiava le richieste dei Carabinieri e le è stata preferita l’altra versione.