Grazie al lavoro meticoloso degli uomini della Questura di Pordenone è stato possibile, in occasione della festa del 2 giugno, far rivivere un Ufficio di Polizia del 1955.
L’occasione è la Festa della Repubblica, che come ogni anno permette ai cittadini di avvicinarsi agli Enti preposti alla loro tutela e difesa, per soddisfare qualche curiosità e avvicinarvi nel contempo i bambini per ringraziare gli uomini e le donne in divisa del lavoro che quotidianamente svolgono. E quest’anno a Pordenone l’evento principale è stato organizzato dalla locale Prefettura, in collaborazione con il Comune e la Provincia, tramite la predisposizione di una mostra statica presso gli spazi della Fiera di Viale Treviso, dove è stata allestita un’esposizione di mezzi delle Forze Armate e di Polizia, uniformi e documenti storici.
Lo spazio che di più ha attirato l’attenzione del pubblico riscuotendo il maggiore successo ed i migliori commenti è stato quello predisposto dalla Questura di Pordenone, che grazie al lavoro dell’Ispettore Capo Luigi Menna, appassionato di storia, con la collaborazione dell’Ispettore Capo Marco Di Terlizzi, il Sovrintendente Capo Franco Fogolin e l’Assistente Capo Alberto Donatone, ha proposto al pubblico che ha frequentato l’evento la fedele ricostruzione di un Ufficio di Pubblica Sicurezza nell’anno 1955, ricreandolo nei minimi particolari grazie all’utilizzo di divise, di mobilio, di suppellettili e di cartigli dell’epoca. Nello spazio si poteva ammirare la ricostruzione del momento in cui veniva presentata una denuncia orale da parte di un cittadino: il capo ufficio, seduto dietro la scrivania, era rappresentato da un Maresciallo di 3a classe, il quale era coadiuvato da un Brigadiere, seduto alla macchina da scrivere, e da una Guardia (oggi Agente) in piedi alla sua destra. Tutti e 3 i manichini erano perfettamente vestiti con l’uniforme di servizio estiva originale dell’epoca in tela grigioverde cui sono stati affiancati accessori originali dell’epoca.
A fare da cornice a questa stupenda ricostruzione vi era una mostra di veicoli della Polizia di Stato che spaziava dalle nuovissime Renault Laguna SW in servizio presso la Polizia Stradale per Autovie Venete, ad una Alfa Romeo 159 Q4 SW della medesima specialità, ad una motocicletta BMW 850 RT sempre della Stradale ad una Fiat Bravo 1.6 MJet dei servizi ordinari della Questura, alle quali erano affiancate due bellissime vetture storiche fuoristrada: una Fiat AR/51 del 1952 in colorazione amaranto del 5° reparto mobile, ed una Fiat AR 55 Campagnola del 1968 equipaggiata con una fotoelettrica.
A completamento dello stand della Polizia vi erano due teche contenenti modellini di veicoli e velivoli della Polizia di Stato in scala 1/43 realizzati dall’Assistente Capo Luca Faraoni e diverso materiale illustrativo ed audiovisivo.
Nell’attigua sala si potevano inoltre ammirare ben 9 divise originali della Polizia di Stato, che spaziavano da quella del “Delegato di pubblica Sicurezza” di fine ‘800 cui era affiancata una bellissima uniforme festiva di una “Guardia di P.S.” del 1860-1865, alla moderna tenuta di volo da elicotterista del “Servizio Aereo” completa di casco degli anni 90. A dare ancora maggior rilievo agli spazi erano presenti moltissime fotografie storiche in bianco e nero ritraenti uomini e mezzi della Polizia, anche del Commissariato e Polizia Stradale di Pordenone, in servizio negli anni del dopoguerra, che completavano l’interessantissima mostra organizzata dagli uomini della Questura.
Negli altri stand erano rappresentate le altre Forze Armate e di Polizia presenti in provincia. In particolare il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ha esposto alcuni veicoli storici provenienti dal Museo di Mantova e dal Comando di Gorizia, tra i quali ricordiamo un elicottero Augusta Bell -47 G2 del 1956, una Volkswagen 166 “Schwimmwagen”4×4 del 1951, due Campagnola AR-55 (di cui una allestita con una fotoelettrica), un APS Fiat 626 del 1939 e l’Autogrù Viberti del Comando di Gorizia del 1960.
Altri veicoli storici e moderni, divise e materiali sono stati esporti dal Comando Provinciale dei Carabinieri, dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza, dall’esercito Italiano e dall’Aeronautica Militare.
Francesco Miorin (Franz)