Nella mia mente se devo trovare una rappresentazione del paradiso associo questa immagine a Monterosso al Mare (SP): un luogo incastrato tra la montagna e il mare, un mare cristallino, in cui non hai difficoltà a vedere il lento degradare del mare e a nuotare circondato dai pesci.
Un paradiso perché per me che abbino a questa passione per il soccorso e per tutto quello che ruota intorno ad esso, quella per i treni e Monterosso è tagliata in due dalla ferrovia, che ne rappresenta anche il più veloce e comodo mezzo di trasporto per raggiungerla.
Un paradiso perché le varie panetterie sfornano splendide focacce (Fugassa nel dialetto Ligure), senza contare la Farinata e il Pesto.
Un paradiso perché non ci sono macchine (e quindi il caos del traffico), tranne qualche raro taxi e furgoncino su base Piaggi Porter, e poi solo veicoli di soccorso:
è a Monterosso che i Carabinieri sfoggiano due rarità come la Fiat Panda e il Daiatsu Terrio, dove la Municipale gira con una Fiat Panda senza dispositivi; con così poche strade è difficile farsi strada..
e a Monterosso a sede la Pubblica Assistenza Croce Bianca, che con le sue due ambulanze garantisce il servizio di Emergenza Urgenza; il primo ospedale si trova a Levanto a 12 km, se no La Spezia a 25 km, in strade strette, fatte di tornanti a strapiombo sul mare.
Il 25 ottobre questo angolo di paradiso veniva flagellato da una grande alluvione, che lo sommergeva sotto metri e metri di fango, tagliandolo per diverse ore da fuori dal mondo.
In questa tragedia perdeva no la vita nove persone, tra questi Sandro Usai, un volontario del locale gruppo di protezione civile e antincendio Boschivo, intento a salvare la vita ai propri compaesani.
Ora il gruppo di protezione civile è dedicato a Sandro Usai, che anche noi vogliamo qui ricordare.
Nella valanga di fango che ha travolto il centro del paese, oltre a tutti i danni causati alle abitazioni, alle attività commerciali, e agli altri edifici in genere, anche la Croce Bianca ha registrato la perdita di una delle sue ambulanze , un Fiat Ducato II serie.
Stando alle notizie il mare aveva preso anche l’altra ambulanza della Croce Bianca, un Renault Master III serie, che però ho ritrovato nella livrea leggermente modificata: il giallo integrale che lo contraddistingueva è in parte sbiadita e per lasciare il posto al bianco originale.
Lo scorso due giugno, i volontari della Croce Bianca, re-integravano il servizio con l’arrivo di una nuova ambulanza, acquistata grazia al contributo della Croce Bianca di Riomaggiore (SP) e del comune di Chiavari (GE).
L’ambulanza è un nuovo Fiat Ducato X250 allestito dalla A.V.S. di Cherasco (GE), l’allestitore più vicino (in km) alla piccola associazione ligure.
Ieri dopo diverso tempo ho messo nuovamente piede a Monterosso: la traccia sui muri dell’ondata di fango, le foto del “come era” il giorno dopo l’ondata che campeggiavano sui muri della cittadina ligure e le strade distrutte dall’ondata riparate da “bear-grill” e da tavole di legno.
Però tutto era di nuovo lì: la spiaggia era tornata al suo posto, e le ruspe e i detriti non chiudevano più la vista del mare; i negozi hanno riaperto e sono nuovamente affollati da turisti, e sotto al ponte sono di nuovo in sosta le ambulanze della Croce Bianca e la Fiat Panda della Municipale. Incuriosito mi sono spinto fino alla locale Caserma dei Carabinieri, dove al loro posto si trovavano la Fiat Panda e il Terrios.
Qualche indicazione per raggiungere Monterosso.
In Auto: Monterosso è collegata dalla SP38 che si raggiunge per chi viene da Sud da La Spezia, dopo aver percorso la SS1 “Aurelia”, o dall’uscita della A12 “Brugnato –Borghetto Vara”, da Nord prendendo sempre la SP38 dall’abitato di Levanto, che si raggiunge sempre dalla A12, ma dall’uscita “Carrodano-Levanto”
In treno: tramite uno dei regionali (ma anche alcuni intercity effettuano sosta) che collegano Genova con La Spezia e vv.
In Barca: Monterosso è collegata da una linea di navigazione che parte da Genova e da La spezia e tocca tutti i porti turistici.