IVECO MAGIRUS, azienda che sviluppa e produce in Europa una gamma di veicoli ed equipaggiamenti d’eccellenza dedicati alla lotta antincendio e alla protezione civile e che, con oltre 1.500 unità vendute all’anno, è uno dei maggiori costruttori mondiali del settore, ha aperto a FiammeBlu le porte del suo stabilimento di Brescia in occasione della fine dell’allestimento delle nuove autoscale da 24 metri destinate a 4 comandi Provinciali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.Ringraziamo quindi l’ufficio commerciale dello stabilimento di Brescia per l’opportunità data a FiammeBlu e a tutti i lettori del portale e dell’album.
Presso lo stabilimento Iveco Mezzi Speciali di Brescia vengono costruiti veicoli antincendio destinati ad essere utilizzati in tutto il mondo, ma in particolare lo stabilimento è specializzato nell’allestimento di automezzi speciali e per l’intervento in ambito aeroportuale, tra cui il famoso Dragon, in tutte le sue versioni.
Le quattro nuove autoscale da 24 metri, per i Vigili del Fuoco Italiani, così come tutte le autoscale Iveco Magirus, sono invece realizzate nello stabilimento, specializzato in questo tipo di veicoli antincendio, di Ulm in Germania, la città sul Danubio dove vi è anche la famosa cattedrale Gotica, la cui forma aveva dato lo spunto per il logo del glorioso marchio di veicoli industriali Magirus, poi confluito in Iveco. Ad Ulm, oltre ad esserci il più importante stabilimento per i veicoli antincendio si trova anche l’Head Quarter di Iveco Magirus. Le autoscale giungono a Brescia, dopo la costruzione in Germania, per le verifiche finali e i collaudi, prima di essere consegnate ai clienti. Questo importante acquisto, realizzato dal CNVVF con una gara d’appalto, bandita con un importo netto complessivo di 1.520.000,00 Euro è destinato ai comandi provinciali di Bologna, Pescara, Campobasso e Bari.L’ultima acquisizione di autoscale da parte dei Vigili del Fuoco era stata nel 2006, ed erano tutte da 30 metri. Queste nuove quattro autoscale Iveco Magirus M27, sono invece da 24 metri, e ricalcano in linea generale le dimensioni delle autoscale su Iveco Zeta 109-14, anch’esse marchiate Iveco Magirus e con uno sviluppo massimo di 24 metri, acquistate nei primi anni ’90.
L’autotelaio su cui sono montate le nuove scale è il ben conosciuto Iveco Eurocargo 160E30 III serie, in versione Fire Fighting, a trazione posteriore (4×2) con differenziale bloccabile. Il veicolo è equipaggiato con il motore FPT Tector diesel 6 cilindri in linea con 4 valvole per cilindro, iniezione elettronica ad alta pressione Common Rail e sovralimentazione con turbo compressore. Il motore rispetta la normativa antinquinamento Euro 5. La potenza erogata è di 300 cavalli (220 kW), la coppia massima è di 1050 Nm da 1250 a 1850 g/min e la velocità massima è pari a 100 km/h con un’accelerazione da 0 a 65 km/h in 28 secondi. Il cambio è manuale sincronizzato a 6 marce + retromarcia, mentre il sistema frenante è di tipo pneumatico a circuiti indipendenti, con ABS, ASR ed ESP. Inoltre vi è anche un potente freno motore con due modalità di azionamento. Le sospensioni meccaniche con molle a balestra paraboliche, barra stabilizzatrice e ammortizzatori telescopici idraulici sia anteriori che posteriori, garantiscono la massima affidabilità anche in un utilizzo gravoso del veicolo. Il passo tra i due assi è di 3.690 mm, mentre la lunghezza complessiva è di 8,50 m, l’altezza massima 3,5 m e la larghezza di 2,5 m. Queste dimensioni compatte, unite al ridotto diametro di volta, di soli 15,40 m, fanno si che l’autoscala si possa ben destreggiare all’interno di piccoli spazi come, ad esempio, nei centri storici. L’impianto elettrico e quello pneumatico sono maggiorati e specifici per l’utilizzo pompieristico. L’azionamento della scala avviene mediante la presa di forza installata sul cambio.
Il pacco scala, realizzato in profilati metallici ad alta resistenza, è costituito da 4 tronchi sviluppabili simultaneamente, che consentono di raggiungere un’altezza massima dal suolo, al pavimento del cestello di 25,6 m. Per l’accesso alla scala da terra vi è una scaletta facilmente agganciabile.
I dispositivi di drizzamento e sviluppo sono in grado di realizzare i relativi movimenti in qualunque condizione di geometria e carico e non ingombrano la zona di salita. Gli organi per lo sviluppo e drizzamento (funi e cilindri idraulici) sono doppi e ogni unità è in grado di sostenere l’intero carico in caso di rottura del compagno. Vi è anche la funzione di allineamento gradini, che sono rivestiti tutti in materiale antiscivolo. Rispetto al piano strada la volata è inclinabile da -17° a +75°. E’ possibile utilizzare l’autoscala anche in funzionamento ponte, con l’estremità della volata appoggiata, la scala è in grado di sostenere 12 uomini uniformemente distribuiti per passare ad esempio da un edifico ad un altro. Ulteriore utilizzo della scala, può essere sfruttata come gru, infatti sono previsti dei punti di aggancio sia sul primo tronco (con una portata di 3.500 kg), sia sull’estremità dell’ultimo tronco (con una portata di 200 kg). I tempi d’azione dell’autoscala Iveco Magirus M27 sono estremamente rapidi, infatti in un tempo di soli 33 secondi e con il veicolo già stabilizzato sul terreno in piano, la scala può compiere le seguenti azioni: rotazione torretta di 90°, inclinazione volata di 70° e massimo sviluppo della stessa, il tutto grazie ai movimenti in simultanea. Inoltre all’estremità dell’ultima volata sono presenti idonei occhielli per assicurarvi le funi di contro-ventatura, in modo da poter utilizzare la scala in piena sicurezza anche in presenza di forte vento.
Sull’ultimo tronco della scala è presente un cestello di salvataggio del tipo amovibile avente una capacità di 300 kg (in grado di ospitare 3 operatori equipaggiati, valutati 90 kg ciascuno + 30 kg di margine), accessibile sia dalla volata, sia dalla parte anteriore tramite apposite aperture di agevole utilizzo (n.2 anteriori e n.1 posteriore). Nel cestello è presente un quadro comandi illuminato che permette l’azionamento e il controllo di tutti i movimenti possibili della scala, con l’indicazione dei carichi ammessi ed è anche installato un dispositivo interfonico bidirezionale per le comunicazioni. Il cestello è dotato di un dispositivo di auto livellamento, inoltre, vi è un sistema di sicurezza che impedisce al pavimento del cestello, con persone a bordo, di superare un’inclinazione di 15° rispetto al piano orizzontale. Infine sul cestello sono applicabili una barella, un monitore antincendio e uno o più fari supplementari di lavoro tramite 2 agganci posti sul cestello stesso.
La rotazione della scala avviene su una ralla attuata da un motore idraulico che garantisce la possibilità di lavoro su 360° di rotazione e ha la capacità di compensare l’inclinazione del terreno fino ad una pendenza massima di 18°.
Una particolare menzione va al sistema di stabilizzazione brevettato dall’Iveco Magirus e denominato “Magirus Vario”. La stabilizzazione dell’autoscala avviene senza nessun sollevamento delle ruote dell‘autotelaio da terra, infatti tutte le ruote restano a contatto con il terreno ed aiutano nella stabilizzazione, questo permette di avere 8 punti totali di appoggio in pressione al suolo (4 ruote + 4 stabilizzatori), garantendo la massima sicurezza e affidabilità anche su terreni in pendenza e con fondi scivolosi per ghiaccio, neve e fango. Inoltre il sistema “Magirus Vario” garantisce una serie di vantaggi: migliore distribuzione del peso a terra e lo scarico di parte dello stesso verso l‘esterno, monitoraggio continuo durante tutto il ciclo operativo della distribuzione della pressione sugli stabilizzatori mediante sensori; possibilità di estensione completa del sistema di stabilizzazione (massima condizione operativa) anche in presenza di ostacoli quali auto, recinzioni, ecc. lasciando il passaggio libero per personale operativo in spazi ristretti anche in caso di utilizzo di barella. Del sistema di stabilizzazione fa parte anche un dispositivo di bloccaggio delle sospensioni del ponte posteriore dell’autoveicolo. I limiti del campo di lavoro sono costantemente controllati e adeguati automaticamente in funzione della configurazione di appoggio.
I movimenti della volata e del cestello sono realizzati mediante impianto oleodinamico a controllo elettronico, la cui potenza è fornita da un motore idraulico collegato alla presa di forza del veicolo, inoltre è prevista una pompa idraulica elettrica di emergenza, che assieme ad una serie di comandi appositi garantisce il rientro della scala in caso di avaria.
Il posto di comando principale, dotato di sedile con 2 leve di comando ergonomiche e monitor LCD a colori è posto come di consueto sulla torretta. Da questa postazione, ma anche dal cestello, si possono far compiere tutte le manovre all’autoscala, compresa l’accessione e lo spegnimento del motore.
Tutti i movimenti della volata aerea sono eseguibili con velocità regolabile continuamente da zero al massimo e possono svolgersi sotto carico ed in contemporanea. La tecnologia CS, brevettata dall’Iveco Magirus, consente di controbilanciare le oscillazioni mediante l’utilizzo di attuatori idraulici, gestiti da un software dedicato, che elabora i dati ricevuti da appositi sensori. Questo rende l’utilizzo della scala più sicuro, più efficace, più confortevole, meno sollecitato e più semplice per gli operatori.
Tutte le quattro autoscale sono equipaggiate con: barella di soccorso e relativo ancoraggio al cestello, monitore da 2500 l/min per cestello e tubazione per il collegamento rapido alla tubazione predisposta sulla volata, raccordo per collegamento tra tubazione predisposta sulla volata e tubazione antincendio con attacco UNI 70 mm per la prosecuzione dello stendimento con manichetta antincendio alla massima quota, 2 fari di illuminazione supplementare per il cestello. Tutti questi materiali, uniti alle attrezzature che verranno caricate da ogni Comando a cui andranno queste autoscale, sono alloggiati in ampi vani, dotati di agevole accesso, privi di sporgenze con all’interno dispositivi di fissaggio e ancoraggio regolabili per tutte le tipologie di attrezzature. Tutti i vani sono chiusi da serrandine a rullo in lega leggera munite di maniglia a tutta larghezza, bloccabili automaticamente in chiusura tramite incastro e dotate di serrature e chiave unica per tutti i vani (tipo barlock). I vani sono protetti dalla corrosione, muniti di fori di drenaggio, dotati di illuminazione interna protetta con accensione automatica all’apertura delle serrandine. L’illuminazione dell’area di lavoro è garantita da una serie di fari sulla torretta, sul cestello e sui lati del veicolo. Per la segnalazione visiva ed acustica di emergenza sono installati una serie di lampeggianti e sirene pneumatiche.
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Pierfrancesco Nardizzi, Pietro De Castiglioni, Marco Castellan